la Semantica del Verbo
⇨ la Funzione del Verbo: Attribuzioni
testo - pag.1
La natura del piacere
Tant'è, il piacere non è che un abbandono e un oblio della vita, e una specie di sonno e di morte. Il piacere è piuttosto una privazione o una depressione di sentimento che un sentimento, e molto meno un sentimento vivo. Egli è quasi un'imitazione della insensibilità e della morte, un accostarsi più che si possa allo stato contrario alla vita ed alla privazione di essa, perchè la vita per sua natura è dolore. Onde è piacevole l'esserne privato in quanta parte si può, senza dolore e senz'altro patimento che nasca o sia annesso a questa privazione.
Lo Zibaldone, Giacomo Leopardi
(prof. Chiodi)
lessico - pag.1
depressione = stato d'animo di prostrazione e di tristezza. In questo contesto poetico è utilizzato con il significato di diminuizione
patimento = condizione di sofferenza
privazione = perdita di qualcuno di necessario, di utile o di gradito. Sinonimo (rinuncia)
(prof. Chiodi)
guida - pag.1
Con questa lezione si vuole concentrare l'attenzione sulla caratteristica di una determinata tipologia di verbi (in particolare in questa sede la copula), di attribuire proprietà, stati d'animo, modi di essere e altro
Prendiamo in considerazione il verbo essere maggiormente ricorrente nel testo e facciamo notare come esso, in unione con un aggettivo o un nome, attribuisca una determinata qualità al soggetto
Mettiamo in evidenza la differenza tra un verbo predicativo (ad esempio mangiare) e la copula, con la sua caratteristica di attribuire una qualità o un modo di essere. Facciamo dunque notare che il verbo predicativo ha un senso compiuto, la copula ha una funzione di collegamento e non ha dunque un valore autonomo
Facciamo individuare allo studente nel testo tutti i casi in cui il verbo essere è utilizzato come copula, facendo notare che ad essa segue un aggettivo o un nome per attribuire proprietà, stati d'animo o un modo di essere. Esempio: Il piacere è una privazione
Spieghiamo il predicato nominale
Concludiamo dicendo che ci sono verbi predicativi e verbi copulativi spiegando dunque che gli uni hanno significato autonomo e senso compiuto, gli altri fungono esclusivamente da collegamento allo stesso modo del verbo essere utilizzato come copula. Come fare per distinguere il predicato verbale dal predicato nnominale?Ripetere allo studente che quest'ultimo è caratterizzato da una voce del verbo essere + un nome o un aggettivo
(prof. Chiodi)
teoria - pag.1
Altra forma in cui può presentarsi il predicato (accanto al predicato verbale) è il predicato nominale. Esso attribuisce al soggetto una condizione, una qualità, o un modo di essere tramite l'uso del verbo essere. Il predicato nominale è un sintagma verbale, costituito da una voce del verbo essere e da una parte nominale, per lo più un aggettivo o un nome, che viene "predicata" cioè detta, in riferimento al soggetto. La voce del verbo essere, che costituisce tutto l'elemento verbale del predicato nominale, è detta "copula" cioè legame, collegamento. Infatti non ha alcun valore autonomo, serve solo a collegare il soggetto con l'aggettivo o il nome riferito riferito ad esso. L'aggettivo o il nome che segue il verbo essere, rappresentando la parte essenziale del predicato, viene chiamato nome del predicato. Es. Mario è bello : è bello = predicato nominale formato da è (copula) e bello (aggettivo ossia nome del predicato)
C'è inoltre una tipologia di verbi che svolge la stessa funzione della copula. Perciò questi verbi sono definiti copulativi. Essi attribuiscono una proprietà, una condizione o un modo di essere al soggetto o anche al complemento oggetto.
(prof. Chiodi)
esercizi - pag.1
1)Individua nel testo riportato tutti i predicati nominali
2)Insieme ai tuoi compagni, esercitati sul verbo essere in funzione di copula
3)Fai un confronto tra predicato verbale e predicato nominale discutendone con l'insegnante
(prof. Chiodi)